Gli antichi egizi credevano che le afflizioni dolorose e le ferite fossero causate da influenze religiose dei loro dei o degli spiriti dei morti, i quali generalmente arrivavano nell’oscurità ed entravano nel corpo tramite le narici o le orecchie. Gli egizi avevano innumerevoli e differenti tipi di dei: gli spiriti dei morti “asiatici”, “negre” e “donne straniere”. Gli dei Sekhamet e Seth erano considerati i più attivi nell’infliggere il dolore. Gli Eberi ed i papiri di Berlino sostenevano che le vie di allontanamento dei demoni che si erano introdotti potevano essere il vomito, l’urina, lo starnuto, oppure il sudore delle membra. Secondo il papiro degli Eberi, il cuore riceveva la vita e le sensazioni attraverso una rete capillare di vasi sanguigni chiamati metu. Questo era l’inizio del concetto che il cuore era al centro della sensibilità (sensorium commune), un’idea che perdurerà per più di 2.000 anni. La medicina egizia fu molto influenzata dai contatti commerciali e culturali con la mesopotamia e a sua volta influenzò la scienza medica dei greci e dei romani. Fu Imhotep (a sinistra), un famoso architetto, a razionalizzare l’arte medica. La quale si caratterizzò soprattutto per la tendenza alla specializzazione, l’abilità nella preparazione di farmaci e l’abilità chirurgica. L’arte medica era consentita anche alle donne, che apprendevano nella casa della vita di Sais l’arte dell’ostetricia. Tuttavia non è stata accertata alcuna somministrazione di analgesici per l’esecuzione della circoncisione, pratica igienica assai diffusa. (in basso, la circoncisione dell’adulto).
I numerosi papiri che ci sono pervenuti e lo studio sistematico delle mummie, con le moderne tecnologie mediche, consentono di fare un quadro preciso sulle patologie degli Egizi e le relative terapie. Gli egizi non identificavano le malattie bensì cercavano le cause dei sintomi specifici, che secondo loro erano addebitabili, per lo più, ad agenti esterni che le loro cure tentavano di distruggere o di estromettere; questo modello eziologico era legato sia alla concezione dell’origine del mondo sia alle credenze sulle influenze delle forze superiori. L’esame delle mummie ha rivelato malattie quali arteriosclerosi, carie, artrite, vaiolo e tumore ma anche dalle raffigurazioni è possibile dedurre alcune patologie, come per esempio: