Uno dei dogmi della stimolazione dei cordoni spinali, specialmente in caso di dolore neuropatico, è che se non è possibile ottenere parestesie localizzate nell’area dolente del paziente, difficilmente si riuscirà ad avere un soddisfacente pain relief. In particolare è sempre estremamente difficoltoso ottenere una buona irradiazione delle parestesie nella zona assiale lombare, plantare e toracica. Questo dogma è stato reso obsoleto dall’adozione della stimolazione ad alta frequenza, nella quale i parametri della frequenza di stimolazione vengono incrementati fino a 10kHz, contro le frequenze tradizionali che oscillano fra 60 e 85 Hz ed arrivano ad un massimo erogabile dall’IPG di circa 250 Hz: questo rende la neurostimolazione completamente priva di parestesie, la cui presenza non è più inscindibile dall’analgesia ottenuta. I vantaggi della HF sembrano evidenti in termine di efficacia, dato che in modo sorprendente questa modalità di stimolazione riesce a controllare meglio il dolore assiale nella FBSS di quanto possa fare la SCS tradizionale; inoltre è possibile il posizionamento intraoperatorio solo su parametri “anatomici” e senza necessità di evocare parestesie durante il test di impianto, con un miglior comfort e tollerabilità per il paziente sia durante la fase di impianto di test, che durante la stimolazione definitiva. Altri vantaggi sono la programmazione molto più semplice e l’uso continuativo del sistema anche nelle ore notturne, dato che non si hanno modificazione dell’intensità delle parestesie con i cambiamenti di posizione. Recentemente è stato commercializzato un nuovo IPG in grado di erogare sia una stimolazione tonica che una Burst Stimulation, ovvero una erogazione di energia concentrata in burst di stimolazione in alta frequenza, il che permetterebbe una migliore attivazione delle vie discendenti di controllo sul dolore, oltre che una riduzione del carico sulla batteria dell’IPG.