In seguito a queste elevate richieste l’industria ha infine prodotto una nuova generazione di IPG ricaricabili molto compatti, che hanno cominciato a comparire sul mercato dal 2004, rendendo meno pressante il problema del consumo dell’energia, anche se i costi di tali devices fanno invece sorgere importanti problemi di ordine economico. Attualmente gli IPG ricaricabili hanno una durata di vita di circa 9 anni e le loro dimensioni sono legate più al tempo massimo fra una ricarica e l’altra che alla durata assoluta. Una delle caratteristiche legate all’introduzione dei ricaricabili, oltre ad eliminare le problematiche connesse ai consumi della batteria, è la possibilità di utilizzo di “architetture” di erogazione della stimolazione basate sull’intensità di corrente erogata e non sul voltaggio impiegato, il che permette di avere una erogazione precisa e modulabile di stimolazione poiché non influenzata dall’impedenza. Si ricordi infatti la formula Corrente = tensione in Volt/impedenza, che evidenzia come: se la tensione (V) è costante all’aumento o diminuzione della impedenza (I), varia la corrente (C) e quindi l’intensità di stimolazione.