Rispetto alla SCS convenzionale, che lavora secondo un modello concepito sul numero di unità di carica trasportato per impulso, la HDS concretizza il trasporto di un numero di unità di cariche per secondo contemplando l’attivazione di meccanismi che, almeno in apparenza, non richiedono la generazione di un potenziale d’azione. Da questo punto di vista la forma d’onda dell’impulso assumerebbe particolare rilevanza, poichè il fattore critico alla base della metodica è rappresentato dalla quantità di cariche elettriche trasportate dall’elettrodo al tessuto nervoso. In termini pratici, si passerebbe dalle 20.000 nCoulomb/secondo della stimolazione convenzionale alle 200.000 nC/sec.