E’ una procedura chirurgica mini-invasiva che comporta la rimozione della parte centrale (il nucleo) del disco intervertebrale utilizzando un ago e quindi un elettrodo per l’impiego di energia a radiofrequenza. Tale azione consente una riduzione della pressione all’interno del disco con un conseguente rassodamento dello stesso. Puo’ essere praticata a dischi intervertebrali nella regione cervicale o lombare della colonna. Si basa sulla “coblazione” del tessuto discale, processo di dissociazione molecolare a bassa temperatura che crea piccoli canali all’interno del disco. I canali così creati vengono poi sottoposti a coagulazione termica con apposito catetere.
Si tratta, dunque, di una tecnica chirurgica miniinvasiva che mira a risolvere la sintomatologia dolorosa associata a discopatie moderate e protrusioni discali. La tecnica prevede l’utilizzo di un sottile ago a radiofrequenza che viene introdotto nello spazio discale per via percutanea. La radiofrequenza produce ipertemia nel contesto del nucleo polposo del disco e ciò determina vaporizzazione del materiale, rimodellamento e riduzione delle dimensioni del disco. Il dolore si risolve grazie alla riduzione della pressione che il nucleo polposo esercita sulle fibre sensitive dell’anulus fibroso. La tecnica è applicabile sia al rachide cervicale sia al rachide lombare.
Le indicazioni comprendono:
- Cervicalgia;
- Lombalgia/lombosciatalgia resistenti al trattamento conservativo durato più di tre mesi e secondarie;
- Protrusioni discali;
- Ernie contenute con integrità dell’anulus fibroso.
Indicazioni Nucleoplastica Cervicale: pazienti affetti da cervicalgia e/o dolore radicolare persistente da più di tre mesi.
Indicazioni Nucleoplastica Lombare: l’indicazione principale sono le protrusioni discali e le ernie contenute con lombalgia o sciatalgia. Condizione essenziale è l’integrità dell’anulus fibroso, in assenza della quale non può avvenire il meccanismo di retrazione.
Vantaggi: consente una ripresa rapida , il paziente può stare in piedi, deambulare e riprendere l’attività lavorativa in breve tempo.
Post operatorio: dopo l’intervento i pazienti vengono immediatamente mobilizzati con il supporto di un lombostato per 20 giorni al fine di proteggere il disco decompresso prima che inizi il processo riparativo. Fondamentale è la successiva riabilitazione posturale.
Conclusioni
La nucleoplastica in co-ablazione consente di trattare le ernie discali contenute mediante tecnica mininvasiva percutanea con buoni risultati a distanza sia per la decompressione radicolare che nella risoluzione della sintomatologia dolorosa.