Pisa 14-15 ottobre 

Contro il dolore non necessario

Il dolore è nei suoi aspetti morali e fisici intrinseco all’esperienza dell’uomo.

Ma, concentrandoci sulla sofferenza del corpo, non possiamo non recriminare quanta parte di essa sia dovuta a incuria, inesperienza, poco amore per il malato.

Il dolore può arrivare al punto di rendere desiderabile la morte. I suoi confini sono indifesi e aperti ad ogni estrema soluzione.

Perché il dolore insostenibile logora insieme con il corpo l’equilibrio morale e psichico di chi ne è colpito, degrada il suo contegno, annienta la sua dignità.

Questo dolore iniquo vogliamo combattere; esso è puramente distruttivo. I suoi effetti sono spesso atroci, le premure solidali e affettuose non bastano ad alleviarli. Si rende pertanto necessario e doveroso adottare provvedimenti terapeutici per controllare e ridurre la sofferenza fisica in modo da evitare che la persona nella sua totalità sia miseramente avvilita e degradata.

Occorre dunque una svolta culturale nel campo della nostra medicina, che trasformi l’opera del medico da “curare” in “prendersi cura” nel rispetto di due fondamentali diritti del malato: non soffrire dolori inutili e mantenere la propria dignità e un tenore decoroso di vita durante la malattia.

 

Domenico Gioffrè, Mario Luzi, Tullio De Mauro, Silvio Garattini, Rita Levi Montalcini, Franco Mandelli