Che cos’è
Il dolore neuropatico insorge come diretta conseguenza di un danno o di una malattia che colpisce il sistema nervoso. Questo tipo di dolore è definito centrale o periferico a seconda che il problema interessi il sistema nervoso centrale (SNC) o quello periferico (SNP). Il meccanismo con cui si produce il dolore neuropatico non è ancora totalmente chiaro, ma sembra dipendere dal fatto che i nervi danneggiati diventano ipereccitabili, provocando un’alterazione del meccanismo che, attraverso le fibre nervose, trasmette gli stimoli avvertiti dalla periferia alle strutture del cervello deputate alla percezione del dolore.
Quali sono le cause
Varie condizioni possono coinvolgere il sistema nervoso provocando dolore neuropatico. Ne sono un esempio la neuropatia diabetica (una complicanza che può insorgere in corso di diabete), la nevralgia post-erpetica (dopo infezione da herpes zoster, comunemente chiamato “fuoco di Sant’Antonio”), la nevralgia del trigemino, la neuropatia che può verificarsi nei malati di tumore (indotta dal tumore stesso o dalla chemioterapia) e in seguito a ictus, sclerosi multipla, infezione da HIV, alcolismo, trauma con lesione nervosa o amputazione di un arto (dolore da arto fantasma). È bene sapere che la gravità del dolore spesso non corrisponde alla gravità della condizione sottostante. Per esempio, si può verificare una nevralgia post-erpetica con intenso dolore anche in assenza di manifestazione cutanea (rash) o altro segno di infezione residua da herpes zoster.
Quanto è diffuso
Si stima che nel mondo soffra di dolore cronico neuropatico il 7-8% degli adulti. È molto più comune negli anziani, che hanno maggiori probabilità di sviluppare le condizioni sopra elencate. I nuovi casi (incidenza) di dolore neuropatico sono circa 8 per ogni 1000 persone all’anno. Il 37% delle persone che richiedono cure per mal di schiena cronico ha dolore prevalentemente neuropatico; di queste, il 14% è costituito da donne e l’11% da uomini. Nel mondo, i diabetici che soffrono di dolore neuropatico periferico sono circa 47 milioni e tale numero è destinato a crescere, così come la diffusione del diabete (dal 2,8% del 2000 a un valore stimato del 4,4% nel 2030). Dei 33 milioni di persone infette da HIV in tutto il mondo, circa il 35% ha dolore neuropatico. Il 40% dei soggetti sottoposti a intervento chirurgico sviluppa dolore persistente e, in un quarto dei casi, con caratteristiche neuropatiche. Il dolore neuropatico riguarda il 20% circa dei malati di cancro e una percentuale variabile tra il 2,6 e il 10% dei soggetti colpiti da herpes zoster.
Come si fa la diagnosi
La diagnosi non è sempre facile e ha il duplice scopo di accertare la natura del dolore e di appurare la malattia che ne è all’origine. A tal fine, durante la visita medica saranno raccolte le informazioni utili a ricostruire la storia clinica e verrà eseguito un esame fisico neurologico; potranno essere utilizzati questionari specifici e scale di valutazione dell’intensità del dolore per rilevarne le caratteristiche. A seconda di quale causa sottostante si sospetti, potranno essere richiesti test diagnostici di approfondimento, tra cui esami del sangue (per esempio la glicemia nel dubbio di diabete), indagini per valutare la conduzione nelle fibre nervose (elettromiografia, elettroneurografia, potenziali evocati), la biopsia di nervi e cute per studiare direttamente le fibre nervose interessate, esami radiologici e di medicina nucleare (Rx, risonanza magnetica).
Come si cura
Il trattamento del dolore neuropatico si basa sulla cura della causa di fondo, quando possibile, e sull’uso di farmaci per il controllo del dolore; in molti casi possono essere utili terapie fisiche e psicologiche.Curare la malattia all’origine del dolorepuò essere fondamentale per ridurre il dolore: per esempio, un buon controllo deldiabete può contribuire ad alleviare il dolore da neuropatia diabetica anche se talora, come già accennato, l’intensità del dolore può non avere alcuna correlazione diretta con la gravità della condizione di base. Per quanto riguarda le terapie analgesiche,il dolore neuropatico, a differenza di altri tipi di dolore, è scarsamente controllato dagli antidolorifici tradizionali. Fortunatamente, altre classi di farmaci come gli antiepilettici e gli antidepressivi sono efficaci sul dolore di origine neurologicaindipendentemente dalla loroazione sull’epilessia e sulla depressione. Sono d’aiuto anche altri tipi di farmaci, alcuni dei quali applicati localmente, e trattamenti non farmacologici quali fisioterapia, agopuntura, stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) o percutanea (PENS) e terapie di sostegno psicologico.
Come si previene
La conoscenza del problema (da parte di pazienti e professionisti della salute), l’attenzione alla prevenzione e l’accesso ai trattamenti con efficacia nota sono i fattori più importanti per ridurre l’impatto del dolore neuropatico. Il trattamento tempestivo del dolore può essere un fattore di prevenzione dell’intensità e della cronicizzazione. Tra i fattori di rischio generali, alcuni (età avanzata, genere femminile, fattori genetici) non sono modificabili, ma è possibile agire su altri che aumentano specificatamente il rischio delle malattie che possono provocare dolore neuropatico. Per esempio, l’attività fisica, il controllo del peso corporeo e una dieta sana riducono la comparsa di diabete; se questo è presente, una vita salutare e un buon controllo della glicemia riducono l’insorgenza di neuropatia dolorosa. Analogamente, è importante limitare gli interventi chirurgici non indispensabili, diffondere la vaccinazione contro l’herpes zoster, prevenire l’infezione da HIV e l’insorgenza di tumori.
Fonti
- American Chronic Pain Association. Neuropathic pain. www.theacpa.org/condition/neuropathic-pain
- Neuropathic pain. www.patient.co.uk/health/neuropathic-pain
- International Association for the Study of Pain (IASP). Fact sheets on the Global Year Against Neuropathic Pain. www.iasp-pain.org/Advocacy/Content.aspx?ItemNumber=3934